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B2: pesante sconfitta dei Krakens contro i Meatballs

Dopo quella dei Dracarys, arriva la prima sconfitta anche per i Krakens. I gialloneri sono infatti caduti fragorosamente con i Meatballs, una formazione sulla carta abbordabile. Sono molte le note di demerito, a cominciare dal siderale distacco nel punteggio, ma c’è qualcosa da salvare? Scopriamolo insieme.

Meatballs – Krakens 79-37

Il primo tempo

Si sa, c’è un motivo se i fondamentali si chiamano così: costituiscono le basi di uno sport ed eseguirli male mette sempre in una posizione di svantaggio. Succede proprio questo ai Krakens nella partita contro i Meatballs. A turno, uno o più di uno per tempo, i ragazzi di coach Marino dimenticano la dimestichezza con le basi della disciplina e pagano a caro prezzo. Nei primi quindici minuti viene meno il muro, sempre lento e mal posizionato, e si aprono notevoli spazi per gli avversari, bravi a sfruttare ogni centimetro per mettere il pallone alle spalle dei pur volenterosi defender gialloneri. Anche al tiro non si vedono grossi risultati: sono numerosissimi i tiri sopra la traversa, con l’unica eccezione di Francesco Ghio, che riesce a tenere a galla i suoi.

Il secondo tempo

Dopo l’intervallo i Krakens sembrano dimenticarsi di rientrare sul terreno di gioco. Il muro si comporta leggermente meglio, ma i palloni continuano ad andare sopra la traversa e soprattutto in porta si aprono falle enormi. I gialloneri non si aiutano, non si muovono come squadra e non seguono i compagni in occasione dei tiri sulle sponde. In poche parole, va tutto storto. Il secondo tempo è quello che decide la partita, con uno schiacciante parziale di 38-12 in favore dei Meatballs.

Il terzo e il quarto tempo

Quando i fondamentali tecnici non funzionano, l’unica soluzione è la carica agonistica. Negli ultimi quindici minuti i Krakens tentano la rimonta caricando a testa bassa, pensando poco sia a difendere che a direzionare correttamente i palloni in fase offensiva. La strategia purtroppo non paga: le polveri, anche quelle dei migliori tiratori della squadra, restano bagnate, con il solo Martini capace di arrivare in doppia cifra (12 punti). Onore invece ai Meatballs, che pur contando solo su cinque elementi riescono a tenere alto il ritmo e accusano molto meno la stanchezza rispetto ai Polpi.

La sconfitta è pesante, ma c’è qualcosa da salvare? Coach Marino può certamente costruire sullo spirito di squadra che ha animato i Krakens negli ultimi quindici minuti. Nonostante lo schiacciante svantaggio e la batosta subita nel secondo tempo, Ghio e compagni non si sono disuniti e hanno provato fino alla fine a ribaltare la situazione. Di certo, però, tirando alto sopra la traversa è impossibile fare punti. L’addio di Merlo in estate ha privato i Krakens della principale bocca da fuoco ed è rimasto il solo Martini capace di garantire la doppia cifra con costanza. Non sarebbe giusto aspettarsi un miglioramento immediato da parte degli esordienti, ma gli elementi che hanno già qualche esperienza possono e devono fare di più: Pellegrin, Paribello Grasso e Argano hanno punti nelle braccia e devono tirarli fuori il prima possibile. La prima occasione di riscatto arriva già venerdì 11, alle 20.30 con gli Explichit.

Meatballs Krakens

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