Mercoledì sera sono scesi in campo i Guardians con un solo obiettivo: vincere per invertire il trend negativo delle ultime uscite e scacciare i brutti pensieri legati alla classifica. Di fronte, i The New Hammers, compagine d’esperienza e buone individualità ma non fuori dalla portata dei gialloneri. Vediamo com’è andata.
The New Hammers – Guardians 108-96
Il primo tempo
Coach Ghio si presenta ai blocchi di partenza con una formazione votata soprattutto a offendere, nella speranza di sorprendere gli avversari e scappare nel punteggio sin dalle primissime battute. La squadra sembra poter eseguire perfettamente i suoi ordini, e dopo pochi secondi si ritrova al comando con un parziale di 8-0. Quello che succede in seguito, però, diventerà il leitmotiv dell’intera contesa: i The New Hammers non perdono la testa e riescono a recuperare infilando parecchi hit consecutivi, fino a passare in vantaggio. Ciò che resta del primo tempo vede una serrata battaglia punto a punto, con il ritmo che si alza progressivamente. Il 34-34 all’intervallo fotografa alla perfezione l’equilibrio che regna sul terreno di gioco.
Il secondo tempo
Dughera rileva Schiaroli nel tentativo di dare maggior ordine al gioco dei Guardians, che ripartono come avevano concluso prima dell’intervallo. Il piede rimane ben piantato sull’acceleratore, con capitan Marino che suona la carica (22 punti totali). I The New Hammers, con una mossa che darà sempre più i suoi frutti con l’andar dei minuti, decidono allora di rallentare il ritmo. Giocando spesso al limite dei cinque secondi, i Martelli riescono a mettere sempre i propri giocatori in condizione di far male, grazie all’ottima tecnica di cui dispongono in fase di tiro. I gialloneri reggono, sfruttando ogni occasione per perforare la difesa non irresistibile degli avversari. Il vantaggio Hammers di soli 6 punti alla mezz’ora rimanda il verdetto finale agli ultimi quindici minuti.
Il terzo e il quarto tempo
Una gara così tirata, in cui nessuno si risparmia, non può che essere decisa da un dettaglio, da un hit messo a segno nel momento giusto, da una parata che demoralizza gli avversari. Per poter volgere questi aspetti a proprio favore, però, serve una sola cosa: la tenuta mentale. Così come nella sconfitta di misura contro gli All Blacks, i Guardians crollano nel finale. Passano lunghissimi minuti in cui nessuna delle bocche da fuoco a disposizione di coach Ghio riesce a far male ai Martelli, che invece si mantengono costanti sul piano realizzativo e ordinati in difesa. Un paio di serie da tre o quattro hit consecutivi scavano il solco decisivo sul tabellino e a poco vale il solito sussulto d’orgoglio dei gialloneri sul finale. Il risultato è la terza sconfitta in quattro partite, che rende ancora più buio il già complicato avvio di stagione per i campioni della B1 2021/2022.
In una partita persa per i dettagli non mancano però le note positive. Mauro Pompili, top scorer dei Chivassesi con 26 punti, si dimostra un innesto adatto al livello della A, dove non a caso ha sempre militato nella sua ormai lunga carriera. Sempre positivo, non si abbatte mai e cerca di trascinare i compagni nei momenti più difficili. Il lavoro di squadra in fase difensiva sta migliorando e non manca mai l’apporto di tutti gli elementi, ma in questo bellissimo sport vince chi segna di più e la situazione sta diventando preoccupante proprio in attacco. Sono ancora troppe le fasi del match in cui i gialloneri passano diversi minuti senza riuscire a segnare.
Con All Blacks e The New Hammers sono arrivate due sconfitte analoghe, negli ultimi minuti, dopo contese serrate e alla pari, e proprio per questo molto dolorose. I Guardians dovranno trovare al più presto una vittoria per risollevarsi in classifica, ma soprattutto per dimostrare a se stessi e agli avversari di non essere la classica squadra condannata a restare nel limbo, a cavallo tra due categorie: troppo forte per la B1, troppo debole per l’A2. Lo scontro con gli Sheet non ha ancora una data, ma è già decisivo per l’esito dell’intera stagione.

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