Hit Ball Chivasso: i primi tre match del 2023

Lo scorso weekend è finalmente finita l’attesa. I campionati di hit ball sono ricominciati e tutte e tre le squadre dell’Hit Ball Chivasso sono scese in campo con l’intento di iniziare il nuovo anno con il piede giusto. C’è chi ci è riuscito e chi meno. Andiamo a scoprire insieme come sono andate le tre partite in programma.

B1: Dracarys – Get To Hit 87-93

L’unica nota stonata del weekend giallonero viene da quella che forse, alla vigilia, si presentava come la compagine più in salute di tutte. I Dracarys infatti arrivano dalla vittoria al cardiopalma contro gli ottimi Hocheti Pokety, un’iniezione di fiducia che faceva ben sperare per il futuro. Di fronte, però, si trovano i Get To Hit, squadra solida che non a caso ha militato diverse stagioni in A2. Gli uomini di coach Schiaroli partono un po’ in sordina, senza riuscire a proporre giocate efficaci in attacco e a volte mal posizionati in porta. Gli avversari non si fanno pregare e vanno al primo riposo in vantaggio di 4 punti.
Nel secondo tempo si vedono i segnali di un cambio di rotta. I Draghi spingono sull’acceleratore e finalmente le bocche da fuoco entrano in partita: Rendine, in ombra nei 15 minuti iniziali, si sveglia e si presenta su un referto che alla fine segnerà 21 punti personali. Al fischio dell’arbitro i Get To Hit sono ancora in vantaggio, ma il divario si assottiglia.
La terza frazione è quella della riscossa per i gialloneri, trascinati da uno Spatafora finalmente prolifico in attacco (26 punti). Anche i suoi compagni non sono da meno e mettono a ferro e fuoco la difesa dei Get To Hit, passando in vantaggio in quello che potrebbe rivelarsi il momento decisivo della contesa. Purtroppo l’aspirazione alla continuità, ancora una volta, si scioglie nell’ultimo tempo, che fa registrare una reazione improvvisa da parte degli avversari. Guidati da un sontuoso De Blasio (28), i Get To Hit risalgono la china e fanno propria una partita che sembrava ormai aver preso la via di Chivasso. Ai Dracarys rimane l’amarezza della sconfitta e la sensazione di aver avuto un calo proprio nel frangente clou della gara. Un problema, questo, sul quale il coach lavora già da anni, ma che continua a ripresentarsi.

A2: Guardians – Sheet 74-59

Dopo tre sconfitte consecutive, ai Guardians serve una vittoria come l’acqua nel deserto. Se infatti la classifica non è ancora irrecuperabile, il morale va sistemato il prima possibile per non cadere definitivamente nel baratro della disperazione. La partita contro gli Sheet ha già il sapore dello spareggio salvezza, perché anche i giocatori di coach Catellani sono fermi a soli 3 punti in 4 partite. L’occasione è ghiotta e coach Ghio vuole andarsela a prendere schierando gli elementi più in forma. Entrambi i team partono bene, segnando con buona regolarità nonostante l’impegno delle difese, e la contesa si trascina equilibrata e serrata fino all’intervallo. Gli Sheet sono avanti di soli 2 punti.
Nel secondo tempo fa il suo ingresso in campo quello che poi si rivelerà essere il migliore in campo per i Guardians, Francesco Dughera. Maestro nello scandire i tempi di gioco, aggiunge al solito acume tattico anche una buona vena realizzativa, scegliendo i momenti migliori per bucare la difesa avversaria. La prestazione maiuscola è però di squadra. In una partita tutto sommato bruttina tecnicamente, i Guardians dimostrano che a volte crederci più degli avversari è ciò che fa la differenza. Si va al secondo riposo con la situazione ribaltata.
Il terzo e il quarto tempo continuano sulla stessa falsariga: i chivassesi rosicchiano il match minuto dopo minuto, con il grande merito di non calare mai di ritmo. Gli Sheet tentano la riscossa soprattutto nei sette minuti iniziali, ma vengono arginati da una difesa quasi sempre coesa e volenterosa. L’ultimo tratto scandisce lo scatto decisivo da parte dei Guardians: Mauro Pompili segna a ripetizione e gli avversari sventolano bandiera bianca con qualche minuto di anticipo. Per i gialloneri una grande vittoria di squadra, ottenuta soprattutto grazie a tenuta mentale e concentrazione, che li riporta a metà classifica e scaccia un po’ di paura.

B2: Krakens – Legio X 66-38

Dopo la dolorosa sconfitta prima di Natale, arrivata per una sola lunghezza contro i Padawan, anche i Krakens hanno un gran bisogno di vincere. L’avversaria non potrebbe essere migliore: la Legio X è il fanalino di coda della B2, ferma a zero punti con il peggior attacco e la peggior difesa. I gialloneri decidono di spingere da subito per sfiancare la resistenza dei rivali, che tuttavia tengono botta nel corso del primo tempo. La debacle è però solo rinviata: nei 15 minuti successivi la Legio X riesce a mettere alle spalle di Paribello Grasso e compagni solo 7 punti. I Krakens invece scavano il solco decisivo e si ripetono nel terzo tempo, con un devastante parziale di 20-6. Sugli scudi soprattutto Alessio Argano (20 punti) e Davide Martini (15). Per quanto riguarda il finale, la partita ha ancora poco o nulla da dire, con un parziale che forse potrebbe essere anche più pesante. I Krakens si portano così al quarto posto con 9 punti e un saldo vittorie/sconfitte in perfetto equilibrio. Ancora alla ricerca di un’identità ben definita, i gialloneri sono ancora in corsa per le posizioni nobili della classifica.

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