Le tre sconfitte di domenica 29 gennaio sono state l’unica nota negativa di una giornata storica, in cui l’Hit Ball Chivasso ha esordito finalmente tra le mura della palestra dell’Istituto Comprensivo di Verolengo, giocando quindi veramente in casa. Ieri le compagini giallonere sono tornate in azione per tentare di spezzare la maledizione il prima possibile. Vediamo com’è andata.
B1: Pellegrini Venaria – Dracarys 102-73
Il primo round della rivalità Venaria/Chivasso stagione 22/23 si era concluso con la vittoria dei Draghi, ma con il vantaggio risicato di soli 2 punti. Il ritorno va purtroppo a pareggiare i conti, ma i Pellegrini trionfano con un margine che sfiora le 30 lunghezze. I chivassesi cadono sotto i colpi di Gabriele Barone (44) e compagni non senza demeriti ma vanno fatti i complimenti ai ragazzi della Reggia, sempre padroni del gioco ed estremamente incisivi in fase di realizzazione. I Dracarys aggiungono ai soliti problemi di stabilità un organico ridotto all’osso, con soli cinque elementi disponibili per il match. La tenuta fisica non è delle migliori e la mancanza di cambi inasprisce il dislivello nelle forze in campo dal punto di vista della freschezza e della lucidità. Sostanzialmente la gara è decisa già alla fine del secondo tempo, in cui i rossoblu annichiliscono gli avversari con un eloquente parziale di 49-16. Il resto è solo gestione, con i Draghi che cercano qualche fiammata estemporanea ma non riescono più a risalire la china. Con questa sconfitta i ragazzi di coach Schiaroli potrebbero aver perso definitivamente il treno delle prime della classe: il quarto posto dei Decepticon dista infatti già 5 punti.
A2: Guardians – Gunners 104-97
Dopo la sonora sconfitta contro un avversario oggettivamente superiore come Genova, i Guardians hanno bisogno di una vittoria per mantenere vive le speranze in un campionato dignitoso. L’occasione si presenta subito, in casa, contro i Gunners ultimi in classifica. I torinesi, però, dimostrano ampiamente nei quarantacinque minuti che la posizione in graduatoria non è sicuramente conseguenza di pochezza tecnica. Il tiro, potente e preciso, è l’arma in più degli ospiti, che per due tempi rimangono avanti nel punteggio mettendo in crisi la difesa giallonera. Non è tanto la velocità di gioco, quanto la capacità di lambire il muro per andare a far male in zona di conflitto. I Guardians, allora, vedono materializzarsi all’orizzonte un’altra sconfitta e decidono di rimboccarsi le maniche. Angelo D’Alessandra (31 punti) è il protagonista assoluto della riscossa dei padroni di casa, che velocizzano la manovra e si rendono finalmente pericolosi con ogni tiro. All’alba del quarto tempo arriva il sorpasso e la difesa fa il suo per evitare di vanificare il grande sforzo offensivo. Una vittoria di carattere e compattezza di gruppo che proietta i ragazzi di coach Ghio a 12 punti, in una zona relativamente tranquilla della classifica. La prossima partita, contro Sporting Team Furious, sancirà l’inizio del girone di ritorno.
B2: Krakens – Meatballs 56-65
Come nella scorsa giornata, i Krakens chiudono il pomeriggio verolenghese con una sconfitta. Se però la prestazione contro i Trefferspan non era stata delle migliori, contro i Meatballs i ragazzi di coach Marino se la giocano fino alla fine. I parziali sono sempre leggermente a favore degli ospiti, che non perdono mai veramente il pallino del gioco e il vantaggio nel punteggio. Tra i Polpi si evidenziano ancora una volta problemi di natura tecnica, con troppi tiri alti o poco efficaci e un posizionamento in porta spesso carente. L’apporto sul referto continua inoltre a essere squilibrato, con i soliti Argano (13) e Martini (15) che si caricano sulle spalle tutti o quasi gli oneri offensivi. Agli altri componenti della squadra non restano che le briciole, e a fine match il risultato si vede. Non sono però mancati i miglioramenti rispetto alle ultime uscite, soprattutto dal punto di vista della concentrazione e della voglia di crederci sino al fischio finale. Una buona base su cui costruire, ma occorre farlo alla svelta: la metà bassa della classifica è ora più vicina di quella alta.



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